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UGUALE MA NON LO STESSO_SIMILITUDINE

UGUALE MA NON LO STESSO - in sintesi
in un mondo in cui tutto o quasi appare standardizzato e prodotto in serie il rischio che un tale appiattimento si estenda dalla produzione di oggetti e beni al genere umano non è affatto scongiurato. alla catena di montaggio, e non solo, la possibile intercambiabilità del personale crea alienazione, crisi di identità e apre a nuove forme di sopraffazione. si tratta di un equilibrio da conquistare e mai dato una volta per tutte in cui efficienza e funzionalità, nonché legittime, se elevate a dogma o idealizzate rischiano di ritorcesi su noi stessi. uguale ma non lo stesso è la prova concreta di una materia prima sottesa ad una forma superficiale che non si conforma perfettamente. le coordinate satellitari ne registrano l'essere di/fferenti.

UGUALE MA NON LO STESSO - esteso
si tratta di un altro tema che si vorrebbe anche solo accennato e che, anche in questo caso, si trova in equilibrio fra identificazione, proiezione e differenza. l'isomorfismo in natura è molto diffuso e nel significato stesso della parola (iso=uguale morfé=forma) in ambito biologico in qualche modo crea empatia. il genere umano addirittura ha trovato il modo di trascendere il fine-vita dei suoi singoli individui attraverso la riproduzione, di nuovo in bilico fra la trasmissione di uguaglianze e differenze. da un punto di vista psicologico è possibile affermare che una generazione di individui attraverso la discendenza proietta anche una parte di sé verso il futuro. allo stesso tempo ogni generazione si vorrebbe in parte affrancata da quella precedente e così via... in altri campi come ad esempio la sperimentazione e la produzione in serie si riferisce ad una pratica strumentale che prevede e crea le condizioni di una perfetta sostituzione ed intercambiabilità degli elementi in causa arrivando talvolta ad identificarli con una loro ipotetica idea astratta. il tutto se da un lato è "funzionale a" e in quanto tale, se dichiarato, legittimo (ma non sempre); dall'altro oltre a non essere dichiarato e persino inconscio tratta il reale alla pari di un'astrazione legittimando l'idea che tutto sia uguale, lo stesso e in quanto tale intercambiabile. a quel punto alla catena di montaggio non solo gli oggetti sono intercambiabili ma anche gli uomini. questo naturalmente se da un lato può risultare funzionale alla produzione e in linea con l'efficientismo che caratterizza il nostro tempo, dall'altro produce alienazione e naturalmente resistenze. si tratta talvolta di un'estensione inconscia al genere umano di ciò che dovrebbe essere riservato alla produzione in serie di oggetti, e anche in quel caso non senza problemi ... anche nell'esperimento condotto in laboratorio in date condizioni particolari è ricercata la ripetibilità dell'evento per cui ad una causa seguirà un dato effetto. ai fini della sperimentazione gli agenti in causa sono considerati oggetti sempre uguali ma in concreto ad esempio ogni sfera di metallo che concorre a sperimentare la caduta di gravi su di un piano inclinato potrebbe essere sempre diversa. una realtà dove tutto è sempre calato in una data dimensione spazio-temporale non può che segnalare qualche resistenza e contraddizione nell'essere appiattita e assunta come identità perfettamente intercambiabile. in realtà anche qui si tratta di un equilibrio tutto da conquistare su più piani e mai dato una volta per tutte... e se in determinati esperimenti quanto detto può risultare giustamente ininfluente in altri potrebbe non essere altrettanto come persino la teoria della "relatività" ha evidenziato.

SIMILITUDINE – UGUALE MA NON LO STESSO
similitudine così come similarità sono sostantivi a cui si attribuiscono concetti che si possono riferire a molti campi della realtà sia materiale che intellettuale, comprese le loro reciproche interrelazioni. la similitudine non è una definizione che si pone come assoluta piuttosto si estrinseca entro due poli e all'interno di un determinato range. il primo polo si caratterizza per essere centripeto atto a coalizzare a tenere insieme, includere, relazionare, conferire "identità" e appartenenza (per "nostri simili" si intende infatti tutto il genere umano); il secondo invece è centrifugo più libero e aperto verso l'esterno e, entro certi limiti, assegna spazio alla differenza, allo scarto rispetto ad un ipotetico modello unico di qualcosa. nulla è mai dato una volta per tutte, tutto ciò che esiste è il risultato di continui riassestamenti, tutto scorre (panta rei) e se per il purista la tentazione sarebbe quella di affidarsi ad una più rassicurante idea di assoluto, la realtà invece sembra proprio andare in direzione opposta così come la scienza sempre più ci dimostra. vantaggio questo che col tempo si spera possa orientare il mondo anche da un punto di vista etico verso una maggiore emancipazione. è infatti nell'ambito di questo arco, in questo spazio dinamico in equilibrio fra un'inclusione che pur inglobando l'uguaglianza non si esaurisce in questa e la sua predisposizione a misurarsi con la differenza che si attivano antidoti a quella stessa omologazione che su di un piano maggiormente pianificato si manifesta come massificazione. la similitudine affrancandosi dall'assoluto assolve a ciò che già insita in natura fu promessa di ciò che sarebbe avvenuto e di ciò che oggi è. di fatto la realtà essendo in continua trasformazione è dinamica e non statica. portando il discorso alle sue estreme conseguenze per estensione potremmo anche affermare che non riconoscere in tutto ciò che ci circonda questo fatto è estremamente pericoloso, porta all'assolutismo e al pensiero autoritario che tutto vorrebbe piegare ad un modello unico con le conseguenze che abbiamo potuto constatare: l'assassinio e l'olocausto. tutto questo dovrebbe essere scontato ma purtroppo non lo è ancora. infine volendo toccare altri ambiti possiamo dire che se in geometria la similitudine sorge dai concetti di proporzionalità in primis in quanto rapporto costante tra segmenti corrispondenti e di uguaglianza poi, relativo agli angoli di una figura piana, questo nel suo insieme in senso proiettivo si pone all'interno della geometria euclidea come ciò che precede la geometria moderna e non euclidea. per estensione vorrei pensare a questo termine come ad passaggio e apertura al pensiero moderno. note: altri significati ha assunto in ambito informatico la similarità come misura che impiega un indice per la valutazione della diversità fra due termini. mentre in chimica il significato è strettamente legato alla funzione in senso strutturale predicendo che composti simili hanno proprietà simili e che la funzione stessa di un composto possa essere legata all'attività chimica (oltre ad altri fattori).

paola zorzi - biella/pralungo 2018

progetto: "un metro quadrato di terreno"
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